L'esterno del museo spazio CEDAP, di forma squadrata rivestito in granito

Il Museo di arte ambientale nel Parco del Limbara ORGANICA nasce nel 2020 con l’intento di promuovere e valorizzare il patrimonio naturalistico e paesaggistico della Sardegna.

sito internet

www.organicamuseo.it

ORGANICA porta avanti una riflessione sul territorio nella sua dimensione fisica, antropologica, ambientale ed etica attraverso i linguaggi visivi contemporanei. Tutte le attività dell’ecomuseo si sviluppano intorno al Bosco di Curadureddu, facilmente raggiungibile attraverso la statale 392 Tempio-Oschiri. Qui ORGANICA propone un doppio percorso dedicato al rapporto tra arte e mondo naturale attraverso le opere site-specific installate a cielo aperto nella natura del Parco e le mostre temporanee allestite nelle sale espositive dello spazio CEDAP.

Lungo i sentieri, tra gli alberi o nelle piccole radure, è possibile visitare durante tutto l’anno le opere permanenti del Museo. Le installazioni costellano il parco-museo lungo un percorso immersivo tra lecci, sugherete e macchia mediterranea: un’esperienza artistica di land art a 360° gradi in cui il visitatore è portato a esplorare attivamente la biodiversità del Bosco.

Gli approcci e i materiali selezionati dagli artisti sono diversi e interagiscono con l’ambiente per continuità o contrasto. Dieci gli artisti finora coinvolti dalla curatrice Giannella Demuro, che rappresentano alcuni degli esiti più interessanti della ricerca visiva contemporanea in Sardegna. La collezione è in corso di ampliamento e ospiterà nel 2022 tre nuove opere degli artisti Pierluigi Calignano, Cristina Meloni e Giorgio Urgeghe.

Terminato il percorso tra le opere di land art, ci ritroviamo davanti a una struttura che svetta inaspettatamente tra lecci e pini nel Bosco di Curadureddu. Si tratta dello spazio espositivo CEDAP, un piccolo gioiello di architettura contemporanea progettato dall’architetto Antonello Menicucci. La struttura, che riconverte un vecchio incubatoio di trote, sorge in un’area dal forte valore paesaggistico, poco distante dalle piscine naturali del Rio Pisciaroni.

Ed è proprio in questo spazio che si declina la seconda parte del percorso offerto dal Museo di arte ambientale ORGANICA. Le due sale espositive ospitano da maggio a novembre mostre di arte e fotografia di artisti che concentrano la loro ricerca intorno al complesso rapporto uomo/natura. La programmazione del 2022, che partirà a fine maggio, ospiterà le personali degli artisti visivi Giuseppe Loi, Giovanna Sechi, Daniela Frongia, Giusy Calia, Josephine Sassu e Gianni Nieddu insieme ai percorsi fotografici di Anne Marie Kroke, Bobore Frau, Roberto Graffi, Francesca Salaris e Michele Tamponi.

Questo solo l’inizio di un progetto che vuole investire le proprie energie nella scoperta del territorio attraverso l’arte tout court, con il tema dell’ambiente a fare da filo rosso. Periodicamente vengono organizzati laboratori, performance a cielo aperto, happening di land art e appuntamenti di trekking culturale dedicati alla scoperta dei luoghi e alla riflessione sui temi della sostenibilità ambientale.